venerdì 27 settembre 2013

L´APPELLO

L´APPELLO

Tra le persone del mondo universitario cerchiamo chi sia disposto a mettere a disposizione le proprie conoscenze e parte del proprio tempo per sostenerci nella didattica. Affinché sia garantito un minimo di continuità nella preparazione degli esami, è necessario che, chi aderisca al progetto, sia disponibile a entrare in istituto per l’insegnamento almeno una volta la settimana. Non chiediamo ai volontari di legarsi al progetto a tempo indeterminato, è sufficiente l’impegno volto a portare gli studenti ad affrontare almeno un esame. Ad esempio, nel caso in cui chi fosse disposto ad aderire all'iniziativa non se la sentisse di gravarsi di tale impegno per lungo tempo (perché molto impegnato oppure perché insicuro che questa esperienza sia quella “giusta” per lui) potrebbe proporsi offrendo la propria disponibilità per i tre o quattro mesi, tempo sufficiente ad aiutare gli studenti nell’affrontare un singolo esame, e poi “liberarsi” dall’impegno. Per noi sarebbe, comunque, un grande aiuto.

Dalle istituzioni, enti pubblici o privati, chiediamo facilitazioni di carattere economico, nella forma di borse di studio per gli studenti detenuti impegnati nel progetto e meritevoli, da un lato; e borse lavoro per chi dall’esterno decidesse di dedicarsi in pianta stabile ad insegnare ai componenti del gruppo, dall’altro.

In generale, servono i testi indicati dai Professori del corso di laurea su cui preparare gli esami. Non sono necessari libri di diritto in genere, e non tanto perché non verrebbero apprezzati quanto per una circostanza pratica: gli spazi all’interno del carcere sono scarsi, quindi preziosi, per cui trovare dove collocare eventuali libri in eccesso diventerebbe complicato. Per questa ragione chiediamo, a chi decidesse di sostenerci, di concordare con noi i titoli prima di inviarli.

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